Il maso
di Sottolona
“maso con torchio, con vigne
con grezivi e boschi”
Cosi nominata già nel 1429 nell’estimo di Lona, Sottolona è una piccola e splendida frazione di Lona Lases. È del 1600 invece il primo documento redatto nella “stua del notaio” a Cembra che registra la volontà degli abitanti di Lona, Sottolona e Piazzole di mantenere i rapporti con le persone di Cembra e i paesi della Giurisdizione di Konigsberg.
Il ponte di collegamento con Cembra visse però nei secoli numerose vicissitudini: venne tagliato durante le invasioni francesi del
Un capitello, benedetto nel 1856, resta ancora oggi a presidiare la frazione silenziosa. Venne costruito dalle sei famiglie che abitavano a Sottolona, con l’impegno di prendersene cura a turno per un anno, suonando l’Ave Maria tre volte al giorno e nelle feste mezz’ora prima che iniziasse la Messa a Lona.
Il Maso di Sottolona oggi è in gran parte abbandonato e gli abitanti si sono stabiliti a Lona. Laggiù, rimangono i campi che sono ancora coltivati con cura, i vigneti lavorati con passione, il torchio ancora oleato e la cappelletta che viene mantenuta in ordine, pulita e adornata di fiori.
Territorio
Viticoltura eroica sulle impervie
e tipiche terrazze della valle di Cembra
La valle di Cembra è una zona di produzione di vino della fascia centro-orientale della provincia autonoma di Trento.
Il torrente Avisio nei secoli ha scolpito le due sponde di questa selvaggia valle ed è nel versante sinistro che si trovano i nostri vigneti.
Questi godono di una particolare ventilazione che permette di ridurre i trattamenti contro le malattie funginee. L’esposizione a sud-ovest del nostro vigneto in un particolare anfiteatro naturale, garantisce un microclima ed un’escursione termica che regala al vino profumo e aroma. Ogni giorno in vigna il suono del torrente Avisio ci accompagna nelle lavorazioni regalandoci anche un tramonto sulle Dolomiti di Brenta ogni sera diverso. La natura porfirica dei terreni ricchi di argilla e scheletro danno al vino colore, struttura e finezza.